Il romanzo si divide in 4 racconti indipendenti, ognuno dei quali
ha come protagonista una bionda. Mi trovo un po’ in difficoltà a sintetizzare le
singole trame, ma per rendere l’idea vi cito la trama che c’è sulle copie
Piemme:
Sono bionde.
Belle. Eleganti. Moderne, ambiziose e inguaribilmente romantiche. Sono inquiete,
insoddisfatte e insicure. Sono single nell’ anima, sempre in caccia, in rotta,
in crisi. Alla ricerca di una felicità che non è mai assoluta. Sono le donne di
oggi, raccontate come solo l’ autrice di Sex
and the City sa fare. Con onestà, spregiudicatezza e la giusta dose di
cattiveria.
Beh…
onestamente questa trama fa una gran bella pubblicità al libro! Dà quasi l’
illusione al lettore di poter rivivere il mondo di Sex and the city. Peccato
che non sia proprio così…
Innanzitutto,
proprio perché le 4 storie sono indipendenti, non c’è interazione tra le
protagoniste; aspetto che era fondamentale in Sex and the city, così
come in Lipstick Jungle (altro romanzo della Bushnell dal quale è stata
creata una serie tv). Poi però, non si sa il perché ma alcuni personaggi
secondari compaiono nelle diverse storie… come se Candace Bushnell non avesse la voglia o la fantasia per crearne nuovi.
Comunque, in confronto a Sex
and the City, questo romanzo
lo trovo poco brillante, insipido in generale, mentre le storie sono fini a se
stesse. Posso dire però che se non avessi avuto quel termine di paragone il mio
giudizio sarebbe stato diverso. Ma proprio perché so che la Bushnell è la
numero uno nel raccontare il mondo femminile, come ha dimostrato nel romanzi
successivi, ovvero quando ha perso quello stile “giornalistico” che emerge in Bionde
a pezzi, voglio darle un’ insufficienza per quanto riguarda questo
libro.
Nonostante
ciò, può essere una lettura interessante per tutte le donne e un ottimo romanzo
da portare sotto l’ ombrellone quest’ estate proprio perché non è molto
impegnativo.
E questo è tutto! Vi ringrazio per l’ attenzione e non
dimenticatevi di lasciare un commento. Alla prossima!